Tre nuove Regioni alla prova della trasparenza dei gruppi di pressione

Opinione

01-08-2016     Gianluca SGUEO

Si allunga l’elenco di Regioni che approvano una legge sulla disciplina delle attività lobbistiche. Due amministrazioni del Sud Italia – Calabria e Puglia –...

Più luci che ombre nel sistema economico toscano

Opinione

16-03-2016     Stefano DA EMPOLI

Capacità di attrarre investimenti esteri, resilienza della manifattura e una buona qualità delle istituzioni sono i tre asset chiave della Toscana messi in luce...

Referendum: it’s Titolo V, stupid!

Opinione

29-09-2016     Stefano DA EMPOLI

Dopo un’attesa febbrile durata alcuni mesi, finalmente dallo scorso 26 settembre conosciamo la data del referendum costituzionale, che si terrà il prossimo 4 dicembre....

La manifattura italiana capofila nel reshoring

Opinione

27-05-2016     Eleonora MAZZONI

L’Italia sta facendo da apripista in Europa nel fenomeno del reshoring: il processo di rilocalizzazione, totale o parziale, di linee produttive manifatturiere  verso il...

Dimensione, funzionalità e corpi intermedi

Opinione

10-12-2015     Gianluca SGUEO

Per rispondere alla domanda che da il titolo a questo contributo è necessario capire anzitutto cosa si intenda per piccolo, e cosa invece per...

Innovazione, ascolto, produttività: 12 anni di governo regionale in Puglia

Opinione

27-03-2017     Gianluca SGUEO

Innovazione delle politiche pubbliche, ascolto delle istanze della società civile, e rafforzamento della rete di imprese operanti sul territorio pugliese: sono questi i punti...

L’importanza della qualità delle norme

Opinione

30-12-2015     Gianluca SGUEO

Ogni anno, da 13 anni, la Banca Mondiale pubblica il rapporto Doing Business – tra i policy studies più noti al mondo, il rapporto...

Report I-Com “Il sistema economico emiliano-romagnolo e i rapporti tra le amministrazioni del territorio...

Report

25-07-2016     

Questo lavoro vuole fornire un punto di osservazione, quanto più possibile aggiornato, sulle dinamiche economiche e produttive principali dell’Emilia Romagna, rispetto alla media nazionale e alle altre regioni del Nord Italia, e sul ruolo delle istituzioni territoriali nel promuovere una dialettica virtuosa con le imprese che operano dentro i confini della regione. Il rapporto si suddivide in due capitoli. Nel primo capitolo si introduce il quadro macroeconomico (paragrafo 1.1) e si analizza la struttura produttiva del territorio (paragrafo 1.2) e la sua recente evoluzione, con un approfondimento sulle realtà distrettuali e i poli tecnologici. Ci si concentra, successivamente....

I segnali positivi del mercato del lavoro in Toscana

Opinione

29-02-2016     Eleonora MAZZONI

Entro la fine del primo trimestre 2016 le imprese toscane prevedono un incremento delle assunzioni di personale dipendente pari a circa il 18% rispetto...

La seconda edizione del “Rapporto #NO2.0 – Come il dissenso comunica sul web”

Opinione

02-11-2016     * Giovanni GALGANO, managing director Public Affairs Advisors

Un dissenso in crescita, soprattutto in Rete, un NO che assume la connotazione di concetto universale che unisce differenti istanze, una protesta sempre più...

OPINIONI

Sud, Grassi (Industriali Napoli): “Più infrastrutture per il rilancio”

Intervista

26-07-2018     

Le infrastrutture prima di tutto, per creare le condizioni di contesto che consentano alle imprese di crescere e investire. E poi la burocrazia, che impone ancora procedure farraginose e lunghissime, e l’accesso al credito, per sostenere le aziende in questa fase di ripartenza dell’economia italiana.

L’economia di Ravenna tra vocazioni storiche e progetti all’orizzonte

Intervista

26-07-2018     

L’economia del mare – il cui perno è rappresentato dal porto, per il quale è in corso un ampio e importante progetto di ammodernamento – ma non solo. Sono numerosi gli asset attorno a cui ruota la vocazione imprenditoriale di Ravenna, dopo Roma il secondo capoluogo più grande d’Italia per estensione territoriale.

Colombo (Ance Lombardia): “Codice appalti deve essere modificato”

Intervista

26-07-2018     

La modifica del codice degli appalti per garantire, innanzitutto, la rapida cantierizzazione delle opere. E poi il rispetto dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni – le cui lungaggini finiscono con il ripercuotersi anche pesantemente sulle imprese – e l’abrogazione dello split payment.