I segnali positivi del mercato del lavoro in Toscana

Opinione

29-02-2016     Eleonora MAZZONI

Entro la fine del primo trimestre 2016 le imprese toscane prevedono un incremento delle assunzioni di personale dipendente pari a circa il 18% rispetto allo stesso trimestre del 2015: in termini assoluti le assunzioni saranno pari a 9.780 unità, al netto dei contratti atipici di somministrazione e di accordi di collaborazione o altre modalità di lavoro indipendente. Sono questi i dati evidenziati dall’ultimo bollettino trimestrale Excelsior Informa sui programmi occupazionali delle imprese rilevati da UNIONCAMERE[1]. Benché questa tendenza rifletta l’andamento positivo tipico dell’inizio dell’anno, il dato da sottolineare è il miglioramento dal punto di vista tendenziale[2]. Anche se si rileva una prevalenza dei contratti a termine, le assunzioni a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato costituiranno il 37% del totale. Inoltre, rispetto al primo trimestre 2015 si nota una riduzione della quota di contratti di apprendistato a favore di un aumento del 2% dei contratti a tempo indeterminato. Questi ultimi sembrano essere la causa principale della crescita delle assunzioni non stagionali, in aumento del 7,9% su base tendenziale, probabilmente guidati (anche) dai provvedimenti che hanno recentemente modificato il quadro normativo del mercato del lavoro in Italia . A questo proposito l’Istat nel recente Rapporto sulla Competitività dei settori produttivi 2016, ha proposto una prima valutazione della percezione delle imprese riguardo gli effetti occupazionali dei provvedimenti normativi introdotti: il contratto a tutele crescenti e la decontribuzione per le nuove assunzioni. Nelle risposte delle imprese che tra gennaio e novembre 2015 hanno aumentato l’occupazione dipendente, gli esoneri contributivi sono percepiti come un elemento molto importante per l’aumento dello stock occupazionale; mentre il nuovo contratto a tutele crescenti sembra aver esercitato un ruolo meno rilevante, seppur sempre positivo. L’aumento dei contratti a tempo indeterminato nella regione Toscana a sfavore di altre tipologie è coerente con la dinamica in Italia che, sempre secondo i dati Excelsior, vedrà aumentare le assunzioni da parte delle imprese del 10,2% rispetto al primo trimestre 2015, con un aumento dell’1,7% della quota dei contratti a tempo indeterminato. In Toscana la maggior parte delle assunzioni sarà effettuata da imprese che operano nei servizi: il settore registrerà più del 70% delle assunzioni programmate dalle imprese della regione, mentre si ridurrà il peso dell’industria e delle costruzioni. Nonostante questo, è bene sottolineare che i comparti dell’industria in cui si concentrerà la maggior parte dell’aumento occupazionale sono importanti sul territorio: le industrie tessili e dell’abbigliamento e quelle del comparto metalmeccanico – elettronico. Complessivamente il saldo occupazionale atteso nella regione (entrate – uscite) è positivo e in netto miglioramento rispetto a dodici mesi prima. Questi dati, congiuntamente alle ultime informazioni di fonte Istat che registrano un aumento tendenziale dell’1,7% del tasso di occupazione in Toscana nel terzo trimestre del 2015, lasciano spazio per avere fiducia in una ripresa dell’economia regionale che, benché ancora debole, sta mostrando un recupero degli indicatori occupazionali più significativo della media nazionale. La sfida per le imprese sarà quella di convertire l’aumentata e più stabile forza lavoro, favorita congiuntamente dalla moderata ripresa e dai nuovi provvedimenti normativi, in maggiore produttività, liberando risorse per gli investimenti e contribuendo alla ripresa della dinamica del valore aggiunto della regione.

[1] Si veda a riguarda il bollettino trimestrale sull’economia della Toscana al link sottostante.

[2] Per variazione tendenziale si intende la variazione percentuale (tasso di crescita) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

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