Burocrazia e dintorni: le imprese si interrogano a Genova. ITALIA



    

Andare o restare. Un dilemma con cui le imprese italiane devono fare i conti sempre più spesso, almeno laddove l’alternativa non prevede il terzo...

I ritardi burocratici mettono a dura prova i trasporti eccezionali. ITALIA



    

L’industria della caldareria (mega impianti per la produzione di energia per l’industria chimica e petrolifera) messa a dura prova dalla burocrazia italiana. Oltre un anno...

Geraci Siculo, il resort termale non si farà. SICILIA



    

Le potenzialità del turismo italiano sono spesso frenate da una burocrazia che scoraggia chi intende investire nella Penisola, generando quel tipico loop nostrano che...

Gap infrastrutturale: Confcommercio a Cernobbio per presentare il report su trasporti e logistica. ITALIA



    

Il 24 e 25 ottobre scorsi si è svolto a Cernobbio il Forum internazionale di Confcommercio‒Conftrasporto, evento atteso dagli stakeholders per fare il punto...

Porto di Taranto, ritardi e soldi non spesi sotto la lente della Corte dei...



    

La Corte dei Conti accende un faro sul Porto di Taranto. Per la magistratura contabile, l’iter del progetto merita senza dubbio un approfondimento, se...

OPINIONI

Sud, Grassi (Industriali Napoli): “Più infrastrutture per il rilancio”

Intervista

26-07-2018     

Le infrastrutture prima di tutto, per creare le condizioni di contesto che consentano alle imprese di crescere e investire. E poi la burocrazia, che impone ancora procedure farraginose e lunghissime, e l’accesso al credito, per sostenere le aziende in questa fase di ripartenza dell’economia italiana.

L’economia di Ravenna tra vocazioni storiche e progetti all’orizzonte

Intervista

26-07-2018     

L’economia del mare – il cui perno è rappresentato dal porto, per il quale è in corso un ampio e importante progetto di ammodernamento – ma non solo. Sono numerosi gli asset attorno a cui ruota la vocazione imprenditoriale di Ravenna, dopo Roma il secondo capoluogo più grande d’Italia per estensione territoriale.

Colombo (Ance Lombardia): “Codice appalti deve essere modificato”

Intervista

26-07-2018     

La modifica del codice degli appalti per garantire, innanzitutto, la rapida cantierizzazione delle opere. E poi il rispetto dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni – le cui lungaggini finiscono con il ripercuotersi anche pesantemente sulle imprese – e l’abrogazione dello split payment.