Termoli, il Comitato No Tunnel sfida il Comune. MOLISE



    

A Termoli, in provincia di Campobasso, è scontro aperto tra il Comitato “No Tunnel” e l’amministrazione comunale. Oggetto del contendere, la realizzazione del passante fra lungomare nord e porto. Per il Comitato del No, il progetto di riqualificazione dell’area in questione è l’esempio perfetto di quella che il presidente Nino Barone chiama “democrazia contrattata”, vale a dire “quella trappola mortale per lo sviluppo che consegna il territorio nelle mani di imprenditori che possono fare tutto”.

I No Tunnel sostengono che l’opera non solo ha un impatto devastante dal punto di vista urbanistico, ma ritengono che la ditta chiamata a realizzare i lavori – la De Francesco Costruzioni – non ha le competenze tecniche necessarie. Inoltre, ad essere sotto accusa, è l’intero progetto da 19 milioni di euro che include anche la realizzazione in project financing di un parcheggio multipiano nei pressi di piazza Sant’Antonio, un teatro, negozi, appartamenti, box auto privati e alcuni appartamenti che saranno gestiti dalla stessa impresa. Dal punto di vista delle procedure e degli aspetti tecnici della vicenda, è tutto molto intricato; ciò che colpisce è l’opposizione frontale tra i cittadini e il sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca: due visioni incomponibili e l’incapacità di costruire un dialogo demandando ai tribunali qualsiasi controversia.

Infatti, lo scontro potrebbe presto diventare legale visto che i No Tunnel chiedono un referendum sull’opera che il sindaco si è già rifiutato di indire, ribadendo che il Consiglio Comunale è l’unico organo sovrano e legittimato, con la sua maggioranza, a decidere.

Ci giochiamo tutto, è in ballo il futuro dei nostri figli” dice Barone che fa leva anche sul parere negativo del Servigio Paesaggistico della Regione Molise e della Soprintendenza. La conferenza di servizi decisoria, ancora in corso, dovrà concludersi entro l’8 novembre e l’eventuale conferma del “no” da parte della Soprintendenza comunque non esclude che il Comune possa procedere ugualmente con le autorizzazioni. A quel punto, i No Tunnel saprebbero già cosa fare: “Se arrivano ad assegnare l’opera cercheremo l’appoggio di qualche associazione nazionale per portare il Comune in giudizio”.

La notizia su primonumero.it

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