L’alleanza tra Confindustria e Mibact per promuovere l’Art Bonus nelle Reti d’Impresa. ITALIA



    

Il 9 febbraio, Confindustria e Mibact hanno siglato l’accordo volto a favorire la promozione del patrimonio culturale italiano nelle Reti d’impresa. Come si apprende dal comunicato del Mibact, molteplici sono gli obiettivi fissati. Innanzitutto, si vuole divulgare la conoscenza dell’Art bonus nelle imprese accrescendo la sensibilità culturale sul territorio nazionale.

«Si tratta di un momento avanzato – sottolinea Carla Di Francesco, segretario generale del Mibact – e sempre più coinvolgente dell’ormai consolidata applicazione dell’art Bonus a favore della conservazione, fruizione e valorizzazione dei Beni culturali. Le azioni previste nell’accordo favoriscono la crescita di consapevolezza del ruolo delle reti di impresa che tendono così a moltiplicare l’efficacia della loro azione per il patrimonio culturale italiano».

L’altro scopo è quello di superare i limiti legati alla grandezza delle imprese e alla minore disponibilità di risorse delle PMI. Sostenendo la nascita di nuove reti si favorirà dunque un maggior contatto e cooperazione tra quelle di dimensione più ridotta.

«Promuovere gli attrattori culturali e artistici nel nostro Paese attraverso la cooperazione e la condivisione di progetti e iniziative significa in concreto fare reti d’impresa – evidenzia Antonello Montante, presidente del Gruppo Reti d’Impresa e RetImpresa di Confindustria – l’ambizioso obiettivo dell’accordo siglato trae la sua forza proprio da questo innovativo modello di cultura collaborativa, il contratto di rete, che consente di investire nella valorizzazione dei territori, dell’arte e della conoscenza».

Infine, l’obiettivo sarà quindi la promozione di quelle società che finanziano le eccellenze italiane. Il tutto avverrà grazie all’inserimento della rete d’impresa o delle singole imprese associate a Confindustria nell’elenco consultabile sul portale dell’Art bonus.

«Con questo accordo – afferma Renzo Iorio, presidente del Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo di Confindustria – abbiamo voluto dare uno strumento in più, in particolare alle PMI, per essere parte integrante e consapevole del sostegno concreto che l’impresa dà alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese».

La notizia su Il Sole 24 Ore

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