L’evoluzione dei tempi di pagamento delle amministrazioni pubbliche alle imprese farmaceutiche e dei dispositivi...

Opinione

24-11-2015     Maria Rosaria DELLA PORTA

Nel corso degli anni si sono avvicendate riforme ed interventi normativi che hanno condizionato il fenomeno dei pagamenti delle forniture di beni e servizi...

Le amministrazioni territoriali, da veto player a problem solver

Opinione

23-11-2015     Stefano DA EMPOLI

In un mondo globalizzato, la variabile territoriale emerge ancora di più in tutta la sua rilevanza. Si tratta di un apparente paradosso ma in...

Ripartire dai territori

Opinione

22-11-2015     Gianluca SGUEO

"Ripartire dai territori" - potrebbe essere questo il titolo, alternativo all'attuale Osservatorio sulle relazioni territorio-imprese, della nuova iniziativa dell'Istituto per la Competitività. Non è...

I nuovi percorsi delle relazioni tra comuni e imprese. Trasparenza e partecipazione, governo del...



    

I rapporti tra amministrazioni locali e imprese sono spesso immaginati (e talvolta purtroppo lo sono) come relazioni conflittuali, dove il guadagno di una delle...

OPINIONI

Sud, Grassi (Industriali Napoli): “Più infrastrutture per il rilancio”

Intervista

26-07-2018     

Le infrastrutture prima di tutto, per creare le condizioni di contesto che consentano alle imprese di crescere e investire. E poi la burocrazia, che impone ancora procedure farraginose e lunghissime, e l’accesso al credito, per sostenere le aziende in questa fase di ripartenza dell’economia italiana.

L’economia di Ravenna tra vocazioni storiche e progetti all’orizzonte

Intervista

26-07-2018     

L’economia del mare – il cui perno è rappresentato dal porto, per il quale è in corso un ampio e importante progetto di ammodernamento – ma non solo. Sono numerosi gli asset attorno a cui ruota la vocazione imprenditoriale di Ravenna, dopo Roma il secondo capoluogo più grande d’Italia per estensione territoriale.

Colombo (Ance Lombardia): “Codice appalti deve essere modificato”

Intervista

26-07-2018     

La modifica del codice degli appalti per garantire, innanzitutto, la rapida cantierizzazione delle opere. E poi il rispetto dei tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni – le cui lungaggini finiscono con il ripercuotersi anche pesantemente sulle imprese – e l’abrogazione dello split payment.