Una grande opportunità per le imprese. A parlare è il Presidente di Confindustria Centro Sicilia, Rosario Amarù, in occasione della pubblicazione, avvenuta lo scorso 15 dicembre, di un avviso esplorativo per manifestazione di interesse volto a favorire nuovi investimenti o l’ampliamento di attività imprenditoriali esistenti sulle aree di proprietà di Raffineria di Gela S.p.A., società del gruppo Eni. Infatti, uno dei punti centrali dei due protocolli di intesa firmati tra il Comune di Gela ed Eni il 27 luglio del 2012 e il 6 novembre 2014 prevedeva la volontà di rendere disponibili le aree che si libereranno dopo gli interventi dell’azienda a «soggetti terzi che intendano concretamente realizzare nel sito progetti compatibili con gli obiettivi» e in particolare «progetti che prevedano la realizzazione di impianti con tecnologie avanzate nell’ambito green o dei biocarburanti, con tecnologie consolidate a livello internazionale» oppure «progetti per lo sviluppo della logistica di terra e per i trattamenti ambientali in loco». Eni si è impegnata a fornire al soggetto che diventerà titolare delle aree, servizi e utilities (dall’acqua, all’azoto, al gas e poi servizi telefonici, vigilanza, infermeria, pronto intervento antincendio e l’utilizzo del depuratore biologico industriale per il trattamento dei liquami di carattere industriale). Il Comune di Gela istituirà un ufficio che avrà come compito principale quello di coordinare gli insediamenti produttivi e si impegna, inoltre, a favorire le procedure per lo snellimento delle autorizzazioni necessarie, la definizione dell’iter di approvazione del Piano regolatore generale e poi, nei limiti delle disponibilità finanziarie dell’ente, la riduzione dell’Imu e della Tarsu per le nuove attività produttive.