Come favorire la conoscenza e consapevolezza delle imprese sulla trasformazione digitale? Lo scorso 23 febbraio è stato presentato da Confindustria Toscana il Digital Innovation Hub il canale che, coerentemente con il Piano nazionale Impresa 4.0, si rivolge alle piccole e medie imprese della regione.
“La vera sfida sarà il coinvolgimento delle Pmi – evidenzia Alessio Marco Ranaldo, Presidente di Confindustria Toscana – Il 4.0 è una straordinaria opportunità di crescita e sviluppo soprattutto per le imprese meno strutturate. Il nostro sistema associativo ha voluto raccogliere da subito la sfida e ha messo a disposizione delle imprese un Digital Innovation Hub toscano. Un hub dell’innovazione che metterà in contatto imprese, università centri di ricerca, valorizzando i territori”.
Il procedimento prevede la selezione di 12 aziende cui offrire la consulenza di 20 neo consulenti del Master in Digital Transformation per il Made in Italy, un team dedicato allo sviluppo di una soluzione digitale su misura per il proprio settore.
“Ci aspettano mesi di grande lavoro – ha sottolineato Francesco Pacini, Vice Presidente di Confindustria Toscana Sud – per supportare le nostre imprese, soprattutto le piccole e medie, che vogliono investire in tecnologia e innovazione; su questi temi, continueremo a dialogare con tutti i soggetti interessati, a partire dalla Regione”.
Grazie alla collaborazione con i professionisti del sistema confindustriale e al dialogo tra il polo universitario toscano e i centri di ricerca, le aziende riceveranno supporto nella fase di diagnosi, progettazione e formazione di competenze 4.0.
“Non si tratta di una mera questione tecnologica, ma di una vera e propria strategia vincente – evidenzia Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze – di una leva della crescita e della competitività che può portare il manifatturiero toscano dall’attuale 17 al 20% sul Pil regionale. Dove abbiamo le potenzialità per diventare una silicon valley europea del lusso e del medium tech. Cioè di quell’industria d’avanguardia che coniuga le radici manifatturiere con l’innovazione continua”.
L’articolo su Nove da Firenze