Sicurezza strade, per Cna e Coldiretti i nuovi divieti di circolazione ostacolano le imprese. TOSCANA



    

Reteviaria_PisaA fine giugno scorso il Tavolo tecnico sulla sicurezza dei ponti della provincia di Pisa ha adottato una serie di misure per far fronte all’inadeguatezza della rete viaria. Forte è, infatti, la preoccupazione per la sicurezza dei veicoli che attraversano alcuni tratti a rischio crollo e i recenti fatti di cronaca hanno senz’altro acuito i timori per possibili pericolosi incidenti.

Attorno al tavolo si sono così seduti la Provincia e i Comuni più sofferenti come Cascina, Vicopisano, Crespina-Lorenzana che, tra le altre cose, hanno deciso l’interdizione al traffico per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate e l’introduzione del limite di 30 chilometri orari di velocità.

L’ordinanza ha suscitato la reazione della Cna Pisa che contesta in particolare la soglia minima dei 35 quintali di peso che, difatti, esclude dalla viabilità locale le imprese edili e agricole, oltre a tutte le aziende che dispongono di mezzi di portata superiore. Per l’associazione il divieto determinerà gravi ripercussioni sulle imprese locali. Naturalmente, per la Cna il tema della sicurezza non è un optional come, del resto, ha tenuto a precisare Matteo Giusti, il presidente della Cna pisana: “Prese singolarmente tutte queste decisioni sono difficilmente contestabili. Di certo però la mappa dei divieti di circolazione ai mezzi pesanti e non solo, è diventata un labirinto inestricabile. Insomma, la misura è colma. Le imprese hanno bisogno di un contesto in cui le infrastrutture sono l’ossatura principale di una rete di servizi che deve funzionare. Non si può pensare di risolvere tutto semplicemente vietando il passaggio. Serve un piano di manutenzione delle opere da perseguire con serietà e tenacia nel tempo”.

Se le imprese non respirano – gli fa eco il direttore generale di Cna, Rolando Pampalonisi blocca tutto il resto. Servono interventi di altro tipo, e certo non nuove ordinanze e divieti, prima che sia troppo tardi”.

Sul fronte degli agricoltori è intervenuto il direttore di Coldiretti Pisa, Aniello Ascolese il quale ha chiesto al sindaco di Cascina, Susanna Ceccardi, di ragionare a una soluzione che non sia necessariamente la chiusura dei Ponti sull’Arnaccio, tra l’altro in un periodo della stagione decisivo per le imprese, impegnate nella fase di trebbiatura e di trasporto di cereali dai terreni ai magazzini del Consorzio Agrario o delle cooperative e ai depositi azionali.

Meno divieti, più manutenzione è dunque l’invito alle istituzioni da parte di chi fa impresa; fare meglio e di più per recuperare le carenze infrastrutturali che rischiano di indebolire la tenuta del tessuto economico.

L’articolo su PisaToday

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