Laika: nuovo accordo con le istituzioni per crescere ancora. TOSCANA



    

laika_toscanaSolo quindici mesi fa l’inaugurazione dello stabilimento di Ponterotto (ne avevamo dato notizia qui), ora un nuovo protocollo per lo sviluppo imprenditoriale e occupazionale del sito di proprietà dell’azienda specializzata nella progettazione e costruzione di caravan e camper.

L’accordo è stato siglato dal Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dai Sindaci dei Comuni di San Casciano Val di Pesa e di Tavarnelle Val di Pesa (Firenze) e da Laika Caravans rappresentata dall’amministratore delegato, André Miethe.

Numeri a dir poco impressionanti per Laika, spiegati dall’ad Miethe con un misto di orgoglio e voglia di proseguire: “In questo periodo sono accadute molte cose. Abbiamo lanciato il nuovo marchio nella fascia entry-level (“Etrusco”), aumentando le capacità produttive. Nell’autunno del 2016 la nuova linea di produzione per CamperVan, un altro passo per riempire questo stabilimento di produzione”.

“Ripenso alla storia lunga della Laika in questo territorio – ha proseguito il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli – partita da una capanna agricola in via Casamarina a Tavarnelle. Ancora oggi la nostra gente è un cardine di questo sviluppo. Lo possiamo dire con orgoglio. I numeri che abbiamo visto sono davvero importanti e ci fanno essere ancora più favorevoli alla scelta che è stata fatta. Lavoriamo insieme per l’area industriale di Sambuca e Ponterotto, la collaborazione fra istituzioni e impresa è fondamentale. Noi ci saremo sempre per creare occupazione e lavoro, per difendere la nostra gente, i nostri operai, che ne sono la componente principale”.

“Quando abbiamo iniziato il percorso su Laika al Ponterotto – ha riflettuto il Governatore regionale Rossi – con alcuni problemi della complessa burocrazia italiana, pensavamo a un consolidamento, non a una crescita così importante. Che è musica per le nostre orecchie.”

“Auguro – ha concluso Rossi – che questa crescita possa continuare. Noi dobbiamo dare certezze a chi viene a investire in Toscana. In questo caso rimettendo in piedi quel tavolo che debba garantire il bisogno di espansione, nel rispetto dell’ambiente, della storia e del paesaggio”.

L’articolo su Repubblica Firenze

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