In fondo al tunnel forse la luce. PIEMONTE



    

galleria_piemonteI lavori per il raddoppio della galleria del Tenda, che collega la Provincia di Cuneo, la Costa Azzurra e la costa ligure, sono iniziati un anno e mezzo fa ma l’impresa incaricata dei lavori (Grandi Lavori Fincosit) è arrivata ad accumulare un ritardo di ben 12 mesi sul cronoprogramma.

Il progetto approvato in via preliminare nel 2005 con un costo pari 206 milioni di euro (pagati per il 58% dall’Italia e per il 42% dalla Francia), prevede una nuova canna in direzione Valle Roya (a destra della galleria attuale per chi proviene dal Limone), con una carreggiata di 6,50 metri. Il collegamento Francia-Italia avverrà, invece, dal vecchio traforo, ristrutturato con le dimensioni del nuovo. Le due gallerie saranno collegate da by-pass pedonali carrabili per le emergenze.

Finora sono stati raggiunti 144 metri sui 3.283 totali della galleria, di cui 66 sul versante francese, 78 su quello italiano. Numeri alla mano, le perforazioni avanzano di circa 72 centimetri al giorno. A questa velocità servirebbero, quindi, ancora 4.359 giorni (12 anni) per scavare gli oltre tremila metri mancanti. Questo significa che anziché al 2020, i lavori verrebbero ultimati nel 2027, una situazione intollerabile sia per i vertici di Confindustria sia di Anas.

Confindustria ha a più riprese individuato nella burocrazia una delle cause principali di questi ritardi. Le ditte appaltatrici dei lavori ne sarebbero sommerse e non potrebbero dedicare tutte le loro energie ai lavori (es. per cambiare un operaio servono 45 giorni per le pratiche dell’antimafia). A questo si aggiunge la lentezza decisionale della Commissione intergovernativa a capo del progetto e la percezione negativa sulla sua lontananza rispetto alle problematiche del territorio.

Numerose anche le difficoltà tecniche incontrate, in particolare la presenza di rocce compatte sul versante francese impossibili da perforare con l’esplosivo, vista anche la vicinanza con il vecchio tunnel, che hanno reso necessario l’impiego di martelli pneumatici.

Dopo la riunione a metà marzo del tavolo di concertazione tra Anas, Prefettura di Cuneo e Fincosit però, sembra però che si sia trovata una soluzione. Il gestore della rete stradale italiana ha infatti deciso la chiusura prolungata del tunnel del Tenda in tre periodi compresi tra il 18 aprile e il 26 maggio prossimi, in modo da permettere all’impresa costruttrice di predisporre più velocemente i by-pass di collegamento tra la vecchia e la nuova galleria e consentire così il recupero di parte del ritardo accumulato.

Per le questioni tecniche a febbraio si è poi tornati ad utilizzare l’esplosivo e i ritmi produttivi dovrebbero essere già triplicati. La Fincosit ha anche provveduto al raddoppio degli addetti (60). Anas è ora più fiduciosa e sembra convinta di potersi allineare a quelle che avrebbero dovuto essere fin dall’inizio le produzioni giornaliere da progetto e da contratto, cioè passando dai 72 centimetri al giorno scavati nei primi mesi a 10 metri giornalieri. L’ultimazione della prima galleria potrebbe quindi riuscire entro il 2017.

L’articolo su IlSole24Ore

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