Rapporto I-Com “L’economia delle Regioni italiane e i rapporti tra amministrazioni territoriali e imprese”

Nel primo capitolo del Rapporto ORTI 2016 si introduce il quadro macroeconomico (paragrafo 1.1) e si analizza la struttura produttiva dei territori (paragrafo 1.2), con un approfondimento sulle realtà distrettuali e i poli tecnologici e sul fabbisogno occupazionale delle imprese. Ci si concentra, successivamente, sugli Investimenti Diretti Esteri e sulle imprese partecipate in Italia (paragrafo 1.3) per poi descrivere la capacità innovativa del tessuto produttivo, con particolare attenzione alla popolazione delle start-up, e alle esperienze progettuali implementate dalle città della regione in ottica smart (paragrafo 1.4). Il paragrafo 1.5 è dedicato alle infrastrutture: diffusione e penetrazione della banda larga e ultra larga, settore energetico e trasporti. Gli ultimi quattro paragrafi vogliono tracciare nei dati alcuni dei temi del rapporto tra imprese e amministrazioni locali:  sono quindi dedicati al tema degli open data (paragrafo 1.6) alla pressione fiscale sulle imprese (paragrafo 1.7), ai ritardi nei pagamenti da parte della PA (paragrafo 1.8) e al cambiamento nella dinamica degli appalti pubblici prima e dopo l’attuazione del nuovo Codice degli Appalti nel primo semestre del 2016 (paragrafo 1.9). Nel secondo trimestre 2016, dopo la crescita registrata nei trimestri precedenti, il prodotto interno lordo ha subito una battuta d’arresto, segnando una variazione nulla su base congiunturale. I dati territoriali, fermi ancora al 2014, segnalano la disparità di crescita tra le aree geografiche. Sia la recessione del 2009 che la ricaduta del biennio 2011–2012 hanno colpito duramente tutte le aree geografiche. Il dato più negativo resta ancora quello del Sud che registra una significativa riduzione del PIL (-1,2%) anche se con una dinamica in miglioramento…