Caos rifiuti. Un macigno le dichiarazioni di Crocetta sulla centrale A2A. SICILIA



    

zen_scuolaIl tema dei rifiuti in Sicilia, mai risolto e sempre urgente, si sta facendo incandescente in questo periodo.  Con giornate particolarmente calde e a stagione turistica ormai avviata, si prova ad uscire dall’impasse generatasi tra i Comuni che gestiscono le poche discariche dell’isola sul tema piano rifiuti previsto dal decreto legge Sblocca Italia. Riapre la discarica di Siciliana e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, convoca una conferenza di servizi per autorizzare due interventi immediati e cercare di far uscire la Sicilia dai cumuli di rifiuti che sommergono le strade.

Come se non bastasse, la commissione sulle Ecomafie presieduta dal deputato PD Alessandro Bratti diffonde la relazione sulla Sicilia che racchiude in 400 pagine l’attività d’indagine parlamentare durata circa un anno, concludendo: «Prima ancora che l’ambiente, ad essere inquinato è l’intero sistema di gestione dei rifiuti nella Regione».

Ma Crocetta è intervenuto a gamba tesa anche su un progetto che in Sicilia sta facendo molto discutere: A2A, che gestisce i termovalorizzatori di Brescia, Bergamo, Milano, Pavia e Acerra, è impegnata ad ottenere l’autorizzazione per costruire un termovalorizzatore a San Filippo del Mela, nell’ambito della trasformazione in un polo energetico integrato della centrale a carbone di cui è proprietaria nei pressi di Milazzo (Messina).

“Se passa questo progetto da parte dello Stato perché noi dovremmo fare altri cinque piccoli termovalorizzatori? A quel punto salta l’intesa con il governo su questo tema. Il mio modello prevede impianti come ci sono in altri paesi avanzati ad emissioni zero e con dei filtraggi che permettono di abbattere i fumi”. Queste le parole da poco pronunciate da Crocetta, proprio a Messina, durante l’insediamento del sindaco della città metropolitana Renato Accorinti. Lo stesso Crocetta ha aggiunto:

Ha fatto ancora più scalpore la frase rilasciata ai microfoni del Tg3 dal governatore siciliano “Io ho la sensazione che qualcuno abbia lavorato per l’emergenza apposta per favorire l’autorizzazione veloce per l’impianto inceneritore di San Filippo del Mela…”. Il presidente dell’ADASC (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini) Giuseppe Maimone ha replicato: “Tale dichiarazione può essere in parte condivisa, ma non possiamo più assistere soltanto a dichiarazioni a mezzo stampa”. L’accusa rivolta alla regione è quella di non aver mai preso nettamente posizioni contrarie rispetto al progetto, se non nelle ultime settimane.

Un situazione, quella dei rifiuti, dove il governo ha preteso impegni da parte della regione (di fatto quasi commissariandola su questo tema) e una regione che però, nonostante i decennali ritardi accumulati, pensa di poter nuovamente mettere a rischio la già debole intesa raggiunta. E intanto i rifiuti crescono sul bordo della strade.

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