La commissione tecnica del Ministero della salute, incaricata di valutare le migliori performance regionali e selezionare le Regioni di riferimento per determinare i costi standard in sanità utili per stabilire le quote di riparto del Fondo sanitario nazionale, ha stilato la graduatoria finale delle cinque Regioni eleggibili ai fini del riparto 2018.
La classifica è formata in base ai risultati ottenuti relativamente all’IQE – indicatore di qualità ed efficienza – calcolato tenendo conto di 19 parametri e il requisito fondamentale e imprescindibile per entrare a far parte della rosa delle Regioni benchmark è che l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza avvenga nel rispetto dell’equilibrio economico.
I 19 parametri, riferiti al 2014, su cui si è basato il calcolo dell’IQE sono:
1. punteggio della “Griglia Lea” 2014;
2. incidenza percentuale avanzo/disavanzo sul finanziamento ordinario;
3. degenza media pre-operatoria;
4. percentuale interventi per frattura di femore operati entro due giorni;
5. percentuale dimessi da reparti chirurgici con Drg medici;
6. percentuale di ricoveri con Drg chirurgico sul totale ricoveri (solo ricoveri in degenza ordinaria, togliendo quelli relativi ai 108 Drg a rischio di in appropriatezza);
7. percentuale di ricoveri ordinari con Drg ad alto rischio di inappropriatezza;
8. percentuale di ricoveri diurni di tipo diagnostico sul totale dei ricoveri diurni con Drg medico;
9. percentuale di casi medici con degenza oltre soglia per pazienti con età >=65 anni sul totale dei ricoveri medici con età >=65 anni;
10. scostamento dallo standard previsto per l’incidenza della spesa per assistenza collettiva sul totale della spesa (5%);
11. scostamento dallo standard previsto per l’incidenza della spesa per assistenza distrettuale sul totale della spesa (51%);
12. scostamento dallo standard previsto per l’incidenza della spesa per assistenza ospedaliera sul totale della spesa (44%);
13. spesa pro capite per assistenza sanitaria di base;
14. spesa farmaceutica pro capite;
15. costo medio dei ricoveri per acuti in degenza ordinaria;
16. costo medio per ricovero post acuto;
17. spesa per prestazione per assistenza specialistica – Attività clinica;
18. spesa per prestazione per assistenza specialistica – Laboratorio;
19. spesa per prestazione per assistenza specialistica – Diagnostica strumentale.
Dall’elaborazione di tutti questi indicatori, la Toscana risulta prima in classifica con un IQE di 10, e per tale motivo entra di diritto nelle tre Regioni benchmark 2018. Seguono, nell’ordine, Marche (IQE pari a 9), Umbria (7,4), Emilia Romagna (7) e Lombardia (2).
Erano due anni che la Toscana rimaneva fuori dalla rosa delle Regioni tra le quali venivano poi scelte le tre benchmark, quest’anno invece si è piazzata addirittura al primo posto. Contrariamente, il Veneto collocatosi al sesto posto risulta escluso dalle prime cinque, mentre l’anno scorso era stato annoverato nelle prescelte, insieme a Marche e Umbria.
L’ottimo risultato conseguito dalla Toscana va ad aggiungersi ad altri riconoscimenti: prima la Griglia Lea, per la quale la Toscana ha avuto il punteggio più alto; e poi il Rapporto Sdo (Scheda dimissioni ospedaliere), dal quale il sistema ospedaliero toscano è risultato il più efficiente ed efficace in Italia.