I costi della burocrazia frenano la competitività delle nostre imprese. ITALIA



    

La CNA, la confederazione che rappresenta il mondo dell’artigianato e della piccola e media imprenditoria, ha realizzato uno studio sui costi della burocrazia per le imprese. E i numeri sono sorprendenti, purtroppo in negativo. Infatti, “mediamente si tratta di 5 mila euro l’anno a impresa, 16 euro al giorno, due euro all’ora”, si legge nell’indagine. Per le mille aziende oggetto dello studio, parliamo di ben 22 miliardi ogni anno, una cifra enorme. Ovviamente non è soltanto una questione di soldi ma anche di tempo da dedicare alle richieste della Pubblica Amministrazione: per stare appresso alla burocrazia, il 41,3% delle imprese impiega fino a tre giorni lavorativi al mese, il 32,2% ne mette in conto fino a cinque, il 9,1% fino a dieci giorni e il 6,8% oltre dieci, mentre il 10,7% delle imprese dichiara di sbrigare tutte le pratiche in meno di una giornata lavorativa.

Una burocrazia così macchinosa e ingombrante spinge inevitabilmente gli operatori a rivolgersi all’esterno, come dimostrano i numeri di CNA relativi alle consulenze: per il 46,5% delle imprese, l’ausilio del consulente è un supporto indispensabile, mentre il 36,6% dichiara di ricorrervi spesso. Insomma, risorse ed energie che “escono” dall’azienda.

Non mancano comunque le note positive o, quantomeno, il sentore di un lieve miglioramento verso un quadro più favorevole a chi fa impresa. Come si legge nello studio, “i cambiamenti introdotti nella legislazione da due anni a questa parte (delega fiscale, Jobs Act, Riforma della Pubblica Amministrazione) sono giudicati in maniera positiva da quasi un’impresa su tre (29,5%) più di quante esprimono un parere negativo (22,4%)”, mentre la restante metà dichiara di non avvertire segnali positivi.

Un altro aspetto preso in considerazione dalla CNA è l’accessibilità delle piattaforme online messe a punto dalla PA, dove si registra un leggero incremento degli operatori che utilizzano il web per mettere le carte a posto: “ormai un’impresa su tre (33,4%) riesce a sbrigare più della metà delle pratiche burocratiche online, contro il 28,7% di tre anni fa”, anche se non mancano le critiche ai sistemi poco accessibili (lo pensa l’83,7% degli intervistati) o – nel peggiore dei casi – assolutamente inefficienti (per il 5,7% le notizie utili non si trovano!).

Come scrive la CNA, “la foresta pietrificata sta lentamente, molto lentamente, tornando alla vita”. Ma il dato su tutti è che quasi nove imprese su dieci pensano che “la cattiva burocrazia costituisca un ostacolo serio alla competitività.

L’articolo di Repubblica.it

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