Un biodigestore anaerobico nel territorio dell’agro romano meridionale è il progetto presentato il 28 dicembre 2015 da Pontina Ambiente srl al Comune di Roma. L’impianto, che prevedrebbe il trattamento della FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), potrebbe arrivare a poca distanza dal centro abitato di Selvotta (frazione di Roma), sul confine della Riserva Naturale di Decima Malafede.
Le notizie sulla presentazione di questa proposta sono trapelate solo il mese scorso ed hanno immediatamente ingenerato un acceso dibattito politico all’interno del IX Municipio Eur di Roma. In particolare sembra che tutto l’iter di valutazione sulla fattibilità dell’opera sia stato tenuto volutamente sotto traccia da parte dell’amministrazione della Capitale.
Nessuna comunicazione sembra essere arrivata agli uffici tecnici del IX Municipio, né alcuna fase di consultazione è stata avviata tra la popolazione e i soggetti interessati. A Roma, però, sembra si stia già per avviare la Conferenza dei servizi interna per la valutazione di impatto ambientale. Ci si troverebbe di fronte ad un cattivo, anzi pessimo esempio di comunicazione tra enti locali e di mancanza di partecipazione territoriale.
Il primo a sollevare fortissime critiche è stato Alessandro Lepidini, presidente della Commissione Ambiente del IX Municipio che ha parlato non solo di una proposta irricevibile “ma un disegno di devastazione per un territorio straordinario già largamente provato dai pesanti impatti ambientale”.
La zona di Solfatara, in cui sarebbe prevista la costruzione dell’impianto, ricade infatti nel vincolo paesaggistico, cosiddetto ‘decreto Bondi’. Il progetto stima il compostaggio di ben 240 mila tonnellate l’anno di rifiuti organici, quasi tutto l’umido della raccolta differenziata della Capitale.
Molto critico anche Massimiliano de Juliis, capogruppo di Forza Italia e vice presidente del IX Municipio, secondo cui “i vincoli idrogeologici ed i disagi per una mobilità già al collasso sulle vie Ardeatina e Laurentina” dovrebbero impedire di per sé l’avvio della conferenza dei servizi.
A fine febbraio è arrivato anche il parere del Consiglio di Municipio IX Eur che all’unanimità ha dichiarato la sua contrarietà al progetto per un impianto di compostaggio. Il documento richiede inoltre alla Regione Lazio di valorizzare l’area dal punto di vista naturalistico valutando la possibilità di ampliare il perimetro del parco di Decima Malafede. I consiglieri chiedono quindi un’inchiesta pubblica e di partecipare al procedimento di impatto ambientale, qualora esso abbia poi corso.