Arriva il via libera agli investimenti di Eni a Gela. SICILIA



    

gela_eniL’Eni potrà estrarre gas dai fondali marini e in terra ferma nel golfo di Gela. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato respingendo il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste Wwf, Legambiente, Greenpeace, Legacoop Pesca Sicilia e Touring club italiano e dai Comuni di Ragusa, Santa Croce, Vittoria, Scicli, Palma di Montechiaro, Licata.

Il verdetto ha confermato una precedente analoga decisione del TAR del Lazio, e segna il definitivo via libera al progetto Off-shore ibleo, di trivellazione ed esplorazione in mare, che prevede la realizzazione della piattaforma Prezioso K, il completamento di complessivi sei pozzi individuati nei campi Argo e Cassiopea e di due pozzi esplorativi ribattezzati Centauro 1 e Gemini 1.

A conferma che la Sicilia rappresenti un’area importante degli investimenti del cane a sei zampe lo ha affermato anche lo stesso Ad, Claudio Descalzi, in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. “In Sicilia – ha dichiarato De Scalzi –  si concentra il 30% delle spese previste nel piano 2016-2019. In particolare, grazie al Protocollo di Intesa, a Gela è destinato il 23% degli investimenti”.

L’Ad di Eni si riferisce al Protocollo d’intesa sottoscritto il 6 novembre 2014 dall’azienda al Ministero dello Sviluppo Economico.  L’accordo prevedeva un investimento da parte di Eni pari a 2,2 miliardi di euro, la riconversione verde della raffineria e la garanzia del mantenimento di tutti i posti di lavoro compreso quelli dell’indotto. L’azienda si impegnava all’utilizzo del sito gelese per l’insediamento di una bioraffineria e alla nascita di un nuovo centro di alto livello per la sicurezza nel settore dei biocarburanti.

Lo sforzo di Eni – ha concluso Descalzi – è davvero notevole, dalla firma del Protocollo sono stati spesi circa 65 milioni e avviati 26 cantieri di cui 6 già completati nonostante i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni. Quindi anche sul piano delle bonifiche ambientali le attività procedono in linea con quanto previsto dal protocollo del novembre 2014”.

L’impegno di Eni a Gela

L’articolo del Sole24Ore

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